Molto spesso mi viene rivolta questa domanda, certamente giustificata ed importante.

Giustificata perchè grande è la confusione: ci sono oli da 3€ e da 25€, tutti  etichettati “extravergini”, è legittimo quindi chiedersi quale sia il prezzo corretto.

Importante perchè il giusto prezzo può darci l’esatta misura non solo della qualità dell’olio che compriamo, ma anche della sua sostenibilità in termini salutistici e sociali.

Proviamo a fare chiarezza partendo dai numeri, dai soli costi di produzione di un litro di olio, con una premessa: parliamo di olive coltivate in Italia e lavorate secondo procedimenti di qualità.

Costo delle olive: 80€/quintale

Resa in termini di olio: 12 litri/quintale pari a 6,65€/litro

Molitura: 14€/quintale pari a 1,15€/litro

Confezionamento: 1,35€/litro

Totale: 9,15€/litro

È un costo di produzione medio che per semplicità non tiene conto di altri fattori che possono incidere sul prezzo finale anche in maniera considerevole, si pensi al trasporto, alla pubblicità, ai costi di distribuzione…

Pur lasciando la determinazione del giusto compenso per il produttore a chi legge, è del tutto evidente che sotto certi livelli di prezzo i conti non possono tornare.

E non possono tornare non solo in termini di qualità del prodotto perchè per vendere a prezzi bassi diventano necessarie pratiche di sofisticazione e furbate che hanno impatti anche sulla nostra salute: un olio fatto male non solo non sa di olio, ma non possiede nessuna delle tante proprietà salutistiche che ne fanno un vero e proprio toccasana per la nostra salute. Inevitabili poi gli impatti negativi su ambiente e tutela del lavoro che le scorciatoie per tenere bassi i prezzi necessariamente comportano, tema delicato che riguarda tutti i prodotti della terra. 

Siamo quello che mangiamo, ricordiamolo sempre, non ha nessun senso spendere di più per l’olio della propria auto che per quello col quale condiamo le nostre insalate!

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